Il downswing nel golf è un movimento complesso che richiede coordinazione e pratica. Non è solo una questione di ruotare le spalle, ma di eseguire una sequenza cinetica che parte dai piedi e si trasmette attraverso il corpo fino al bastone. La chiave per un downswing efficace è la comprensione dei movimenti del corpo e la capacità di eseguirli in modo fluido e naturale, migliorando sia la distanza che la precisione dei colpi.
Immaginiamo di essere all’apice del backswing.
Da questo punto il movimento successivo è la discesa, o downswing.
Che inizia con una serie di movimenti, si auspica, coordinati e fluidi.
Al solito puoi seguire questo video (seguito da una serie di drill) oppure leggere la sua trascrizione (interpretata) nelle righe successive.
Downswing nel golf: la sequenza cinetica
Il concetto di sequenza cinetica nel golf si riferisce alla sequenza ordinata e coordinata di movimenti del corpo che un giocatore di golf utilizza per generare potenza e controllo durante il colpo. Questa sequenza inizia dalla parte inferiore del corpo e si trasferisce verso l’alto, coinvolgendo diverse parti del corpo in un ordine specifico.
1. Appoggio del peso sul lato sinistro
Il primo movimento nel downswing è lo spostamento del peso sul fianco sinistro. Questo appoggio è fondamentale per iniziare la sequenza di movimenti in modo equilibrato e controllato. Un corretto trasferimento del peso dal piede posteriore a quello anteriore inizia anche prima che i fianchi inizino la loro rotazione. Di fatto il trasferimento del peso inizia alla fine del backswing.
2. Downswing nel golf: la rotazione dei fianchi
Successivamente, il movimento prosegue con i fianchi che iniziano a ruotare. Questa rotazione dei fianchi è cruciale per generare potenza e stabilità, preparando il corpo per l’impatto con la palla. Le gambe e i fianchi giocano un ruolo cruciale nel generare potenza. Mentre i fianchi ruotano, le gambe spingono contro il terreno, creando una forza ascendente. Questo movimento dovrebbe essere fluido, contribuendo a mantenere stabilità ed equilibrio durante il colpo.
3. Movimento delle spalle e del torso
Dopo la rotazione dei fianchi, la parte alta del corpo, composta dalle spalle e dal petto, entra in azione. Questo movimento contribuisce ulteriormente alla generazione di potenza e prepara le braccia per il loro ruolo nel colpire la palla. Il torso e le spalle seguono il movimento iniziato dai fianchi in un’azione fluida e coordinata. Il torso ruota intorno alla spina dorsale, mantenendo una posizione stabile e bilanciata.
4. Downswing nel golf: estensione delle braccia
A questo punto, le braccia iniziano a distendersi verso la palla. Questo movimento consente di guidare il bastone in una traiettoria ottimale verso il punto di impatto. Le braccia e il club seguono il movimento del corpo, restando relativamente rilassate per permettere al club di essere guidato dalla rotazione corporea. Un errore comune è quello di “tirare” il club con le braccia, compromettendo potenza e precisione.
5. Sgancio dei polsi
L’ultimo movimento è lo sgancio dei polsi. Questa azione avviene verso la fine del downswing e contribuisce a massimizzare la velocità del bastone al momento dell’impatto con la palla, garantendo un colpo potente e preciso. Tuttavia, non preoccuparti del rilascio dei polsi, come dice il maestro Zanardelli questo avverrà in modo automatico. a patto che tu compia la rotazione del corpo in maniera corretta.
La sequenza cinetica nel downswing è fondamentale
Parte dai fianchi, anzi dai piedi, segue con il torso e le spalle, e si conclude con le braccia e il club. Questa sequenza crea un’efficacia trasferimento di energia dal corpo al club, massimizzando la velocità della testa del club all’impatto.
Importanza della pratica
Perfezionare un downswing efficace richiede pratica e pazienza. È importante concentrarsi su ogni aspetto del movimento, dalla rotazione dei fianchi al trasferimento del peso. Lavorare con un maestro di golf può essere molto utile per ottenere feedback e consigli personalizzati.
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