L’hesitation è un momento, che dura una frazione di secondo, che potresti provare a inserire tra il backswing e il downswing. Non pregiudica l’intero swing. Anzi a me l’ha migliorato.
In ordine cronologico l’hesitation sta tra il backswing e i downswing.
Questa piccola pausa da fare all’apice del backswing non me la avevano insegnata.
L’ho scoperta studiandomi un po’ di video.
Ad esempio, studiando lo swing di Hideki Matsuyama.
Guarda i primi secondi del video. Hai visto come questo pro si ferma qualche istante prima di iniziare il downswing?
Ovvio che non sono Matsuyama… però da quando ho scoperto questo decimo di secondo di pausa, il mio swing è cambiato. In meglio.
Lo swing nel golf è un movimento complicato.
Nel tempo, parlando con vari amici e conoscenti, ho sentito descriverlo come un problema di ritmo, di equilibrio, di sincronizzazione, di bilanciamento, etc… Mai di un problema di forza.
E in effetti è proprio così: coordinazione ecco la parola che – secondo me – spiega molto bene la complessità dello swing.
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Ma, per coordinare i movimenti, chiunque ha bisogno di qualche decimo di secondo per pensare e mettere in ordine la sequenza di movimenti da eseguire.
Un po’ come i tuffatori che prima lanciarsi dalla piattaforma da 10 metri hanno bisogno di qualche secondo per rivedere mentalmente i movimenti da fare.
Nel golf questo momento nel quale si recupera la concentrazione (e si visualizza il colpo imminente) si chiama hesitation (o pause at the top of backswing).

Vediamo dove si colloca l’hesitation
Hai già eseguito il tuo backswing da manuale e sei con il bastone sollevato (diciamo) dietro la testa. Più o meno come nella foto qui sopra.
Ora che sei all’apice ti mancano ancora un bel po’ di movimenti….
1. spostamento del peso sul piede sinistro
2. iniziare a ruotare il bacino spingendo l’anca destra in avanti
3. iniziare a far cadere il bastone controllando l’arco che si dovrebbe fare
4. completare la rotazione del bacino accompagnando il movimento con le spalle
5. accelerare il movimento delle braccia per dare velocità alla pallina nel dopo impatto
6. rilasciare i polsi
7. colpire, pardon… attraversare, la pallina
8. finish
Per coordinare tutti i movimenti serve un momento di riflessione
Separare il backswing dal downswing con un momento nel quale riorganizzare le informazioni da eseguire mi è sembrata una splendida idea.
In fondo, dato che lo swing è un’altalena, c’è un momento in cui la velocità di salita si riduce a zero. Ecco… al posto di ripartire immediatamente prenditi un istante.
Serve per vedere in anteprima quello che dovrai fare tra un istante
ATTENZIONE: tra i commenti del video di B2G un utente ha postato un commento a mio avviso utilissimo. Lo riporto, ringraziando Alessandro per la nota;
“Secondo me il punto chiave è che la pausa deve sempre intendersi come parte di un unico movimento finalizzata a ricoordinare le leve, come avete spiegato. Troppo spesso, però, viene intesa come uno “spezzare” lo swing e a quel punto perde la sua efficacia”
Buon golf a tutti
Aggiornamento. Hesitation e respirazione, la coppia perfetta
Prova a darti il ritmo dello swing con la respirazione. Ne ho parlato diffusamente in questo post. In dettaglio: usa l’hesitation, usa questa frazione di secondo, come momento nel quale smetti di inspirare e inizi ad espirare. Vedrai che il ritmo migliorerà alla grande!
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