Il pitch shot. Il colpo di approccio

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Il pitch shot è il colpo da fare per avvicinarti al green se tra te e il bersaglio si trova un ostacolo. Per ostacolo intendo un impedimento superabile, quindi un bunker, un corso d’acqua, un avvallamento del terreno. Per i più bravi anche un albero. A patto che tu riesca a superare i 10 / 15 metri di altezza con un colpo a pallo netto.

Se tutti i colpi d’approccio al green fossero come il pitch and run, come il colpo a correre, che abbiamo imparato qui il golf sarebbe una cosa molto semplice. Purtroppo (o per fortuna, se no dove starebbe il divertimento?) le situazioni che possono presentarsi per raggiungere il green sono molto diverse.

Potresti trovarti di fronte ad un bunker di sabbia, che devi superare a tutti i costi, oppure ad un corso d’acqua, oppure una siepe. Oppure ancora hai deciso che al posto di fare due tiri per aggirare un boschetto tenti il tutto per tutto e decidi di superarlo in altezza.

Bene. Tutti questi colpi, che fanno parte del gioco corto, possono essere affrontati con il pitch shot.

Il tuo colpo non è un granché? Ti sei ricordato del finish?

Il finish: dopo un buon movimento c’è sempre un buon finale

Si lo so… i più esperti diranno che c’è una grande differenza tra il colpo con un lob wedge da 60° e uno con un pitch da 45°… Lo so…. Ma questo è un blog per principianti. Quindi, per ora, diciamo che la tecnica è uguale. Poi quando diventerai bravino vorrà dire che tornerai dal tuo pro a farti spiegare come si esegue un colpo a pallo netto con il lob.

I bastoni per l’approccio

Intanto vediamo cosa dovresti avere in sacca per affrontare questo colpo.

Se l’intento è quello di alzare la palla per farle superare un ostacolo ti servirà colpirla con un bastone che abbia tanto, tantissimo loft in grado di farla alzare in volo con un angolo quanto più possibile verticale.

Esistono dei bastoni creati appositamente a questo scopo. Si chiamano wedge e generalmente hanno un loft compreso tra i 45 e i 64 gradi.

Probabilmente in sacca hai due bastoni segnati dalla sigla P e S (o similari). Alcuni potrebbero non avere le lettere ma dei gradi. Molto probabilmente, in tal caso, avrai in sacca un bastone contrassegnato da una cifra da 45 a 48 e uno da 54 a 56. Queste cifre sono i gradi che possiede la faccia del bastone. Più sono alti e più il bastone ha loft.

Questi bastoni sono dei wedge. Quello denominato S, con un loft attorno ai 55°, è quello che di solito usi per uscire dalla sabbia. Ma va bene anche per altri colpi. Ad esempio i colpi d’approccio.

Se hai una sacca più evoluta probabilmente avrai anche un terzo wedge. Si chiama Gap ed ha il compito di riempire il vuoto di loft tra il Pitch (il bastone da 45°) e il Sand (quello da 55°). Va da sé che un Gap dovrà possedere un loft attorno ai 50/52 gradi. Ecco perché vedrai la cifra 50 o 52 incisa sulla suola della testa. Oppure una G (Gap) o anche una A (Approach).

Se poi sei veramente figo avrai comprato anche un Lob, un wedge con un loft superiore ai 58/60 gradi. Ma, dammi retta, se sei un principiante – per ora – il Lob lascialo nel garage. Il lob shot è forse uno dei colpi più difficili del golf. Il mio suggerimento è riprenderlo tra un po’, non subito….
In ogni caso: questo bastone è contrassegnato dalla cifra 58, 60 o anche 64. Oppure dalla lettera L (Lob).

La tecnica del pitch shot

Capito quale bastone usare, per la tecnica, al solito, mi farò aiutare da due maestri.
Il primo è Ferruccio Crotti. Il video dura 14 minuti e consiglio di guardarlo tutto fino in fondo.

Il secondo, più breve, è di Michele Rigone e, come il precedente, ne suggerisco la visione completa.

Se per caso non avessi tempo per vederli entrambi potresti guardarti adesso il video di Rigone e, quando troverai qualche minuto in più, gustarti il video di Crotti.

Approfondimenti

Il gioco corto: miglioralo e migliorerai lo score

Il chip and run (o colpo a correre)

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